Campagna

giovedì 8 aprile 2010

DMTe GHIANDOLA PINEALE

http://www.youtube.com/watch?v=k_mJ460YB8A&feature=related ( vedere anche questo video , che non ho potuto incorporare)

Yage: istruzioni per l’uso
L’ayahuasca, chiamata anche yage o caapi, è una bevanda allucinogena originaria del bacino amazzonico, prodotta dall’infuso di due piante dai principî attivi complementari: la liana Banisteriopsis caapi, e le foglie di un arbusto della famiglia del caffè, Psychotria veridis. L’uso di questa bevanda viene associato alle pratiche sciamaniche degli indios che la utilizzano a scopi magico-curativi fin dall’epoca precedente alla Conquista ispano-portoghese. L’esatta composizione di questo decotto così come i suoi principî psicoattivi sono rimasti per decenni un enigma per i ricercatori.
Di volta in volta denominato telepatina, poi banisterina, l’alcaloide responsabile delle visioni straordinarie che procura
l’ayahuasca, è oggi identificato con il nome di dimetiltriptamina (dmt), una molecola che, componendosi con la serotonina, uno dei principali neurotrasmettitori del sistema nervoso centrale umano, produce splendide «allucinazioni». Tuttavia, il dmt se ingerito rimane inattivo, in quanto nel passaggio intestinale viene danneggiato dall’azione enzimatica chiamata monoamina ossidase (mao). Bisognerà attendere gli anni Cinquanta perché la scienza occidentale scopra e comprenda l’azione di questi enzimi e dei loro inibitori (imao) che permettono il passaggio, in questo specifico caso, del dmt nel sistema sanguigno, fino al cervello. Gli indios hanno risolto questo problema centinaia, anzi migliaia di anni prima della scienza accademica, mettendo insieme nelle loro ricette la foglia di Psychotria veridis, ricca di dmt, con la liana Banisteriopsis caapi, che contiene potenti principî inibitori di mao. Altre piante dotate degli stessi principî essenziali sono usate da diverse comunità locali allo stesso modo.
La bevanda allucinogena e la liana portano il medesimo nome: ayahuasca, liana dei defunti in lingua quechua. È quella che, secondo la tradizione, trasmette il suo insegnamento a chi ne fa uso, rendendo visibile ai suoi occhi un mondo occulto ma inseparabile dal mondo materiale, uno «spazio parallelo», nel quale lo sciamano ayahuasquero può agire in modo tangibile sul reale, che si tratti di guarigione, di ritrovare il bestiame smarrito, di guerre o altri scopi pratici.
Interessante però seguire alla fine questo video

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